Una ciambella ci salverà?
Esiste una “economia della ciambella”. Non è uno scherzo e nemmeno uno studio sugli effetti macroeconomici della produzione casalinga di torte…
L’economia della ciambella è il modello proposto da un’economista di Oxford, Kate Raworth, finalizzato a “raggiungere lo sviluppo senza portare danni alla terra”[1].
Il modello rileva due confini:
- il primo è quello “esterno” dei valori limite dei confini planetari di cui abbiamo parlato nel precedente intervento;
- il secondo è il confine “interno” incentrato su valori limite di carattere sociale.
La ciambella è la rappresentazione dello spazio della vivibilità e della sostenibilità umana che si estende tra limiti planetari verso l’alto e limiti sociali verso il basso. Aggiungendo metafora a metafora possiamo dire che “fuori” dalla ciambella gli esseri umani sfondano e fanno crollare il tetto “ambientale” e il pavimento “sociale” della loro casa planetaria.
Cibo, acqua, reddito, istruzione, resilienza, diritto di espressione, lavoro, energia, equità sociale, parità di genere e salute, i fattori sociali indicati dall’economista inglese, che integrano quelli ambientali, sono da considerarsi vere e proprie “fondazioni sociali dell’esistenza” al di sotto delle quali i diritti sociali minimi di un uomo non sono soddisfatti.
Colta l’importanza dell’integrazione tra fattori ambientali e fattori sociali, dobbiamo chiederci se l’umanità vive all’interno della ciambella.
I riferimenti all’Earth overshoot day e ai valori limite dei confini planetari studiati dal team di Johan Rockstrom da un lato, e il fatto che l’11% della popolazione mondiale è malnutrita, vive con meno di 2 dollari al giorno e il 30% non ha accesso a strutture sanitarie adeguate, indicano chiaramente che noi non viviamo nello spazio della ciambella.
L’interdipendenza tra confini planetari e confini sociali, il fatto che i primi possano agire sui secondi e viceversa, rende complesso cogliere quello spazio di sicurezza e di giustizia plasticamente rappresentato dalla ciambella di Kate Raworth.
Il dato illustrativo sintetico dell’Earth overshoot day, il modello dei confini planetari di Rockstrom e l’integrazione dei confini sociali posta dall’economia della ciambella sono tre rappresentazioni di base che ci consentono da un lato di dare spessore e concretezza al tema della sostenibilità dall’altro si pongono come validi riferimenti introduttivi al tema dell’economia circolare.
[1] Kate Raworth, L’economia della ciambella: sette mosse per pensare come un economista del XXI secolo, Milano, Edizioni Ambiente, 2017