“Niente paura: ci pensano i risparmiatori italiani…”

Aveva iniziato in estate il sottosegretario alle Infrastrutture, nonché responsabile economico della Lega, Armando Siri:

«Bisogna far in modo che le famiglie italiane, che hanno 5 mila miliardi di liquidità, tornino a riprendersi quella parte del debito, pari a 780 miliardi, collocata presso investitori stranieri».

Poi aveva continuato il vicepremier Matteo Salvini:

La forza dell’Italia, che nessuno degli amici seduti intorno al tavolo oggi ha, né i francesi, né gli spagnoli, è il risparmio privato che non ha uguali nel mondo. Per il momento è silenzioso e viene investito in titoli stranieri. Io sono convinto che gli italiani siano pronti a darci una mano”.

Con simili precedenti non sarà parso vero a Karsten Wendorff, responsabile del dipartimento di finanza pubblica della Bundesbank (la banca centrale tedesca, l’equivalente della nostra Banca d’Italia), poter suggerire ai governanti italiani una proposta di ricorso ai patrimoni di tali famiglie risparmiatrici per ridurre drasticamente il debito pubblico: un prelievo forzoso al 20 per cento da destinare all’acquisto di titoli di stato nostrani!

La proposta tedesca ha sicuramente un che di provocatorio, ma è difficile comprendere, proprio alla luce degli interventi citati, l’ondata di sdegno da parte dei nostri politici sovranisti…

Quindi, cari risparmiatori…  state in campana!

Massimo Bertani