Intervista alla Trape, volto del collettivo Bollente, autori dei video per Essere Digitali
Oltre al Manuale di Autocoscienza Digitale (che stiamo approfondendo capitolo per capitolo a questo link) il progetto di Essere Digitali ha visto nella creazione di brevi videopillole, l’altro volto della sua parte divulgativa. Dove il manuale era il lato più istituzionale, i video sono quello più scherzoso.
Le videopillole, che trovate nella totalità sul nostro canale You Tube, sono state create dal collettivo Bollente. Abbiamo intervistato la Trape, volto del collettivo, per farci raccontare la realizzazione del lavoro: cosa li ha interessat* e gli obiettivi che si sono post*
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Per prima cosa vorrei iniziare con il chiederti una tua breve presentazione.
Io sono la Trape, faccio la drag queen e la performer a Milano da sette anni: la mia base è il Toilet Club, ma sono stata chiamata a lavorare ovunque: Berlino, New York et cetera. Nonostante il drag in Italia sia ancora una cosa molto legata al clubbing, io cerco di realizzare anche progetti paralleli, che non riguardano necessariamente il mondo queer tout court, ma anche la cultura, i diritti e altro ancora.
Così nasce anche il progetto per Essere Digitali, che non è solo mio, ma dell’intero collettivo Bollente: insieme abbiamo scritto, girato e realizzato la post produzione dei video; perciò ogni argomento è stato lavorato a dieci mani.
Visto che le truffe e il phishing colpiscono tutte le fasce della popolazione, abbiamo pensato ad un progetto che fosse fruibile sia dalle persone più anziane, ma anche ai più giovani. Dopo essere stati contattati dalle associazioni consumatori per realizzare il progetto, abbiamo quindi cercato di trovare un modo diverso, più fresco, di parlare di queste tematiche. Non volevamo precluderci la possibilità di parlare ad alcuni, e dal momento che sapevamo che parallelamente si stava lavorando ad uno strumento come il manuale, che è più formale e strutturato, ci sembrava ridondante percorrere anche noi quella strada.
Abbiamo voluto quindi creare questi video per dare una infarinatura generale, per dare piccoli consigli su come navigare sul web in maniera sicura.
Come avete strutturato i vari video?
Abbiamo lavorato assieme alle varie associazioni consumatori per scrivere le partite tecniche, suddividendo i vari argomenti per avere una bozza da seguire, tenendo come linea guida quella di raccontare un singolo argomento per volta, e da quello abbiamo improvvisato.
Cosa ti è interessato del progetto?
Che si potesse parlare a tutti. Dal mio punto di vista, da drag, mi piacerebbe rivolgermi ad un pubblico più ampio di quello che di norma riesco a coinvolgere, ovvero la fascia da 15 ai 30 anni. Credo che poi i contenuti fossero davvero interessanti, io stessa ho subito dei tentativi di truffa, e l’aver lavorato su questo materiale mi ha resa più conscia.
Che obiettivi vi eravate dati con questa serie di video?
Di provare a creare un contenuto che fosse leggero e fruibile, che arrivasse al nocciolo della questione senza spiegare tutti i dettagli, ma che desse suggerimenti efficaci sulla vita quotidiana, facendolo a modo nostro, con l’obiettivo di arrivare a più persone possibili.