Ben tornata inflazione! 2017: L’inflazione cresce nell’Eurozona all’1,8% e in Italia all’ 1%.
Le drammatiche conseguenze della devastante inflazione tedesca degli anni ‘20 sono universalmente note, al punto che le sue “immagini” appartengono all’immaginario collettivo degli europei.
Più volte mi è stata rivolta questa domanda: se l’inflazione è un fenomeno negativo perché la BCE ha assunto iniziative finalizzate a favorirla?
Anch’io provo una fastidiosa dissonanza tra la percezione dell’inflazione come qualcosa di negativo e le imponenti azioni di politica monetaria finalizzate ad un suo incremento. E questo mi limita, nel rispondere alla domanda, ad interpretare l’inflazione in termini di “segno” di qualcosa d’altro: un’inflazione contenuta, ricordo che l’obiettivo della BCE è condurre il tasso di inflazione “vicino al 2%”, è, appunto, “segno” di ripresa economica.
Il “segno” di ripresa può essere spiegato attraverso un virtuoso processo circolare in cui (a) un aumento dei consumi (b) causato da una crescita dei redditi (c) spiega un incremento del “benessere” di chi consuma (d) che si riversa sui chi produce (e) e, da questi, torna ad alimentare di nuovo i consumi…
Il modello è una rappresentazione ultra semplificata della realtà. Possiamo approfondire il tema ponendoci le stesse domande che si sono posti gli esperti della BCE:
a) l’attuale “balzo” è effettivamente causato dal modello circolare e virtuoso di cui sopra oppure ad altra causa?
b) ci troviamo di fronte ad uno “strappo” temporaneo o ad una tendenza consolidabile e gestibile di medio – lungo termine?
Gli esperti non ci porgono una risposta ben definita. Individuano però un ruolo importante del petrolio (del suo prezzo in rialzo) come causa dell’impennata inflattiva e ne ipotizzano un possibile rientro a fronte dell’assestamento di prezzo della materia prima energetica.
Se così fosse, se il prezzo del petrolio fosse la principale causa scatenante della ripresa inflattiva è evidente che ci troveremmo di fronte ad una inflazione che beneficia soggetti posti all’esterno del processo precedentemente descritto a scapito dei soggetti (consumatori e produttori) interni al processo stesso. Insomma: una inflazione non buona.
Massimo Bertani