Che cosa sono i comparatori di prezzo?

Tra lockdown e pandemia per gli italiani i comparatori di prezzo sono diventati molto popolari per tutti i consumatori che desiderano acquistare un prodotto. Ma non è detto che quel prodotto sia il migliore e al prezzo più vantaggioso.

Stiamo parlando di siti e app che funzionano da veri e propri aggregatori: se si digita su un comparatore di prezzo il nome di un prodotto, quello in pochi minuti restituirà il prezzo trovato in rete (e non è assolutamente detto che sia il prezzo migliore) e con un semplice click condurrà al sito dove ultimare l’acquisto.

Come in tutte le cose questa modalità nasconde delle insidie:

  • abbiamo aspetti di privacy da tutelare
  • vengono tracciate le esigenze degli utenti per fare marketing
  • non c’è molta obiettività nell’offerta del prodotto
  • scattano meccanismi di referal marketing che ti indirizzano immediatamente al link di un venditore attraverso il quale il motore di ricerca percepisce una percentuale. 

I risultati che appaiono dopo una ricerca non sono sempre i migliori. Con sistemi di affiliazione e sponsorizzazione, vengono remunerati i portali per avere la sicurezza che sia il proprio sito ad apparire tra i primi risultati.

Un altro aspetto dei comparatori di prezzo è rappresentato dalle recensioni che permettono ai clienti registrati di lasciare commenti riguardo al prodotto che interessa, in modo da guidare chi consulta il sito verso un acquisto più consapevoleIl ruolo dei siti web di confronto prezzi non farà altro che aumentare.

Un sito di confronto dei prezzi può aiutare a decidere il prodotto da acquistare ma è importante che il consumatore verifichi:

  1. i venditori più importanti
  2. tenga traccia dei prezzi
  3. confronti i dettagli del prodotto
  4. legga le recensioni e le valutazioni degli utenti
  5. colga i punti deboli di un determinato bene

Ad esempio, i portali che comparano tariffe e bollette promettono di fare risparmiare ma investono molto in pubblicità e comunicazione.

Ma dove incassano denaro? Molto semplicemente dalle società:

  • in media, per un contratto di servizi di telefonia si incassano anche 80 euro, per l’energia circa 40 euro e per i prodotti finanziari in media 60 euro.

Infatti, il guadagno percepito da chi apre un comparatore si basa su un accordo con i diversi fornitori, ma non sempre tali accordi vengono messi in vetrina sul portale stesso; quindi, la dice lunga sull’obiettività…

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