Adiconsum Cremona-Mantova: intervista a Franco Mosetti
Volevo iniziare chiedendole una breve presentazione.
Mi chiamo Franco Mosetti e sono nato a Trieste nel 1951. Sono rimasto a Trieste fino a 24 anni, poi mi sono spostato e sposato. Da un punto di vista professionale dopo alcuni lavori a Trieste, sono venuto in Lombardia, e qui ho lavorato nel mio comune di residenza. Dopo 17 anni di lavoro sono andato nel distacco sindacale, dove sono riuscito a raggiungere la segretaria della Funzione Pubblica, e poi la segreteria Confederale.
Dopo l’esperienza sindacale sono andato in pensione, e ho fatto un’esperienza come sindaco per cinque anni. Sono tornato poi in CISL, e ho iniziato a collaborare con Adiconsum, ed eccoci qua.
Da quanto lavora con Adiconsum ?
Quando ero in Confederazione ho avuto una prima esperienza, dal 2004 al 2008, e dopo dal 2017 ad oggi.
Come mai avete iniziato a lavorare per Adiconsum?
Non ci pensavo inizialmente, avendo poi maturato una lunga esperienza in CISL, pensavo che avrei fatto da punto di riferimento per il mio comune. Però c’era necessità per Adiconsum, perchè la gestione precedente aveva lasciato alcune cose da sistemare, e mi sono buttato. Devo dire che probabilmente ho fatto un bel lavoro, se sono qui anche oggi.
Qual’è la cosa che trovate più stimolante di questo lavoro? e quale la più complessa?
Aiutare le persone è la cosa più stimolante, chi viene da te ha bisogno di un aiuto, si apre e ti racconta i suoi problemi. Riuscire ad aiutare queste persone è senza dubbio il bello.
Quella più complessa è la vastità delle materie, non è facile essere bravi e conoscitori del tutto. Avremmo bisogno di tempo – perchè il tempo non basta mai – e di una maggiore formazione.
Il contatto con le persone è uno dei tratti distintivi del lavoro di Adiconsum, con i volontari che hanno un ruolo chiave, che genere di rapporto avete con il publico?
Lo definirei amichevole, penso che la gentilezza e la cordialità incida nel rapporto. Non tutti si aprono, ma se riesci ad instaurare una relazione cordiale e positiva, diventa tutto più semplice.
Hai voglia di raccontarci un episodio per te significativo ?
Una persona era venuta da me, verso il periodo 2004-2008, perchè aveva un problema ed riuscito a risolverglielo: doveva pagare una tessera e alla fine avrebbe dovuto darmi cinque euro. Ma in quel momento passava un vigile e questa persona aveva la macchina in divieto. Gli dissi di non preoccuparsi, e che me li avrebbe dati un’altra volta.
Quando sono tornato erano passati diversi anni, questa persona è entrata, e mi ha restituito i cinque euro dieci anni dopo.
Questo episodio fa il palio con quanto ti dicevo sul rapporto amichevole che abbiamo instaurato.
Obiettivi che vi siete posti per il futuro
A Cremona abbiamo poche risorse umane, da tempo stiamo cercando nuove energie sia umane che economiche, io penso ci siano grandi possibilità nel nostro territorio per Adiconsum, ma dipenderà da quanto l’organizzazione vorrà essere grande.
Se vogliamo programmare, c’è necessità di investimenti e di un aumento del tesseramento.